A Russi, alla fine del 1700, non esisteva un teatro vero e proprio, ma una sala, nella cosiddetta “Scuola Vecchia”, che veniva attrezzata ogni volta che si svolgevano delle rappresentazioni teatrali. I locali della scuola vennero ristrutturati nel 1812-13 per deputarli stabilmente a struttura teatrale.
In questa prima fase di vita, la stagione teatrale, consistente principalmente in prosa (tragedie, commedie e farse), era concentrata nel periodo di carnevale e, solo a partire del 1836, si aggiunsero rappresentazioni teatrali anche nel periodo della Festa dei Sette Dolori, approfittando del maggior afflusso di forestieri. Dopo svariati restauri, il teatro venne chiuso nel 1860. Nel 1883 il Consiglio Comunale decretò la costruzione di un nuovo teatro, più rispondente ai tempi e alle aspettative cittadine, sul vecchio edificio demolito. L’ampio progetto di Giuseppe Tramontani fu ideato secondo la classica tipologia all’italiana con cavea a palchetti disposti a ferro di cavallo su tre ordini. I lavori terminarono nel 1888, ma già l’anno precedente il nuovo teatro venne inaugurato la sera del 24 settembre con Il Rigoletto di Verdi. Negli anni a seguire, infatti, gli spettacoli operistici si susseguirono a cadenza sempre più frequente soprattutto a partire dagli anni Venti. Nel secondo dopoguerra, tuttavia, la prosa e la lirica ebbero una sempre minore frequentazione tale da non riuscire a far fronte alle spese artistiche. Si pensò di ospitare nel teatro proiezioni cinematografiche che si susseguirono dal 1907 fino al 1969, anno dell’inaugurazione del nuovo Cinema Reduci. In quello stesso anno il Teatro Comunale cessò definitivamente le sue attività. Dal 1994 importanti lavori di restauro hanno riportato il teatro alla riapertura e al suo antico splendore.
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